Analisi Fattoriale

Analisi Fattoriale: sottoscale dell’EPS

Mariaelisa Santonastaso Psicologa Clinica e di Comunità, Assistente Ricercatrice, Dorset HealthCare NHS Trust

 analisi  

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Cos’è la “Scala del Processamento Emozionale”?

Validazione Incrociata (Inghilterra/Italia)

Mariaelisa Santonastaso

Introduzione tesi di Laurea

La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente. Marcel Proust

Si è arrivati a scegliere una Scala formata da 7 Fattori sulla base di diverse Analisi  Fattoriali, utilizzando metodi differenti e confrontandoli tra loro per trovare la soluzione migliore.

In conclusione l’estrazione di sette Componenti Principali, rispetto alle altre soluzioni, è sembrata la più adeguata e interpretabile. Il metodo utilizzato è quello delle Componenti Principali e la rotazione dei fattori scelta è quella Ortogonale di tipo Varimax.

Si può affermare che l’analisi fattoriale condotta sui 53 items dell’EPS ha fatto emergere una struttura con sottoscale fra loro relativamente indipendenti, all’interno delle quali si raggruppa complessivamente un insieme di 41 items. Tra essi 10 pesano sul primo fattore, 7 sul secondo, 5 sul terzo, 6 sul quarto, 6 sul quinto , 4 sul sesto e 3 sul settimo. La Varianza Totale Spiegata da questi 7 fattori è il 47%, mentre quella dei singoli fattori varia da 13% a 3%.

Dai risultati è emersa la seguente struttura relativa alle sette Componenti Principali.

Fattore 1 (F1) – Intrusività/Egodistonismo: spiega il 12,9% della Varianza Totale, appare costituito da 10 items con saturazioni che variano da 0,51 a 0,76 sul medesimo.  Il Fattore Egodistonismo è descritto come concernente una “carenza individuale nella comprensione delle proprie emozioni e il non sentirsi a proprio agio con esse” (Baker R). Mentre il Fattore Intrusività descrive “la persistenza e la ripetizione della natura di esperienze emozionali negative e il loro lento decadimento nelle sensazioni affettive” (Baker R). Questi due costrutti sembrano essere strettamente connessi ed è difficile una loro separazione anche a livello concettuale. Le persone che tendono a pensare troppo alle proprie emozioni e a rimuginarci sopra in continuazione sono anche quelle che si sentono schiacciate e sopraffatte da esse e le vivono come disturbanti.

Fattore 2 (F2) – Soppressione: spiega il 9,2% della varianza. Risulta essere costituito da 7 items con saturazioni che variano da 0,48 a 0,72.  Questa componente “sembra riflettere un eccessivo controllo delle emozioni e della loro espressione” (Baker R).

Fattore 3 (F3) – Dissociazione: il 6,5% della varianza è spiegata da questo fattore, composto da 5 items con saturazioni comprese tra 0,59 e 0,48. Questo fattore “appare relativo alla dissociazione o al distacco dalle proprie emozioni” (Baker R).

Fattore 4 (F4) – Esternalizzazione: piega il 5,5% della varianza ed è costituito anch’esso da 4 items con saturazioni che variano da 0,41 a 0,71 sul medesimo. Costrutto definito come “un stile nel quale la persona ha un orientamento fisico e le componenti dell’emozione sono attribuite a cause esterne” (Baker R).

Fattore 5 (F5) – Accordo: Similmente al precedente anche il fattore F5 spiega il 5,5% della varianza. Nel complesso è composto da 6 items con valori di correlazione che variano da 0,42 a 0,62 sullo stesso fattore. Questo fattore “sembra riflettere uno stile emozionale dove dove l’individuo si sente a proprio agio con le proprie emozioni ed è capace ad etichettarle” (Baker R).

Fattore 6 (F6) – Evitamento: spiega il 4,3% della varianza. È formato da 4 items con saturazione tra 0,63 e 0,40. Attraverso questa modalità l’individuo ha la tendenza “ad evitare le emozioni negative o le cause e gli eventi che le elicitano” (Baker R)..

Fattore 7 (F7) – Incontrollabilità: spiega il 3,5% della varianza, appare costituito da 3 items. Le saturazioni sono tra 0,77 e 0,50.  Questa componente sembra riflettere una disfunzione nella gestione delle emozioni, “sembra essere relativo ad una incapacità a controllare l’espressione dell’emozione” (Baker R). 

I 7 fattori così individuati risultano denominabili in base alla teoria di riferimento e sembrano corrispondere complessivamente ai costrutti teorici individuati dagli autori della versione originale, pur apparendo alcuni composti da una combinazione di item che presenta piccole variazioni rispetto alla struttura di riferimento. La validità del costrutto appare dunque in buona parte confermata.

 

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